CPI: Definizione

Bruna Lucchese
June 5th, 2023

L'indice dei prezzi al consumo (CPI, Consumer Price Index) è un indicatore statistico che misura i cambiamenti nel livello medio dei prezzi dei beni e dei servizi acquistati dai consumatori in un dato periodo di tempo. Viene utilizzato per monitorare l'inflazione e fornire informazioni sull'aumento dei costi di vita.

Come è calcolato il CPI?

L'indice è calcolato attraverso il confronto dei prezzi di un "paniere" di beni e servizi rappresentativi dei consumi della popolazione, che includono ad esempio alimentari, abbigliamento, trasporto, alloggio, servizi medici ed educazione. Il peso di ogni voce del paniere è determinato in base alla sua rilevanza nel budget delle famiglie.

A cosa serve il CPI

Il CPI viene utilizzato per monitorare l'inflazione, ovvero l'aumento generale dei prezzi dei beni e dei servizi. Se il CPI aumenta, significa che i prezzi dei beni e dei servizi stanno aumentando e che quindi c'è un'inflazione. Al contrario, se il CPI diminuisce, ciò indica che i prezzi stanno diminuendo. Di solito, un aumento del CPI superiore al 2% all'anno è considerato un segnale di un'inflazione elevata.

Il CPI è anche utilizzato per fornire informazioni sull'aumento dei costi di vita, ovvero il costo medio delle spese sostenute dalle famiglie per acquistare beni e servizi essenziali. Questa informazione è preziosa per i governi, i sindacati e le imprese, in quanto può influenzare le decisioni di politica economica, le trattative sindacali e le strategie di pricing delle imprese.

FAQ

Quali sono i fattori che influenzano il CPI?

Il CPI è influenzato da diversi fattori, tra cui l'aumento dei prezzi dei beni e dei servizi, l'offerta e la domanda di beni e servizi, le condizioni economiche generali, i cambiamenti nella politica fiscale e monetaria, e la volatilità dei mercati. Inoltre, il peso di ogni voce del paniere del CPI può variare nel tempo in base alle tendenze di consumo della popolazione.

Quali sono i limiti del CPI come indicatore dell'inflazione?

Nonostante il CPI sia uno degli indicatori più utilizzati per misurare l'inflazione, ha alcuni limiti che possono influenzare la sua accuratezza. Ad esempio, il CPI non tiene conto di tutti i prodotti e servizi acquistati dai consumatori, come le spese per l'istruzione o l'assistenza sanitaria. Inoltre, il CPI non tiene conto delle variazioni nella qualità dei prodotti e dei servizi, che possono influenzare i prezzi ma non vengono considerati nel calcolo del CPI. Infine, il CPI può essere influenzato da fattori esterni, come le fluttuazioni dei prezzi del petrolio o le variazioni dei tassi di cambio, che possono non riflettere l'inflazione effettiva.

Come utilizzare il CPI come investitore in borsa?

Il CPI può essere un indicatore prezioso per gli investitori in borsa, poiché l'inflazione può influenzare i mercati azionari e le decisioni di politica monetaria della banca centrale. Ad esempio, se l'inflazione è elevata, la banca centrale può aumentare i tassi di interesse per ridurre la domanda e frenare l'inflazione, il che può avere un impatto negativo sulle azioni. D'altra parte, se l'inflazione è bassa, i tassi di interesse possono essere mantenuti bassi per stimolare la crescita economica, il che può avere un impatto positivo sulle azioni.

Bruna Lucchese Analista dei mercati

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Padovana d'origine, coordina le sezioni Fintech e si occupa della finanza alternativa e trasformazione digitale. Ha iniziato l’attività giornalistica 8 anni fa su testate cartacee e web di settore scrivendo di tecnologia, finanza, settore risparmio e real estate. Ora si dedica alla creazione di testi volti ad aiutare il piccolo medio investitore a muoversi sui mercati.

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