Investire nell'indice DOW JONES, da casa propria (Usa)

Simo Ilmari Dodero
August 29th, 2024

Investire nel Dow Jones non è complicato e lo si può fare tramite le piattaforme elencate nel successivo paragrafo. Questi software vi permetteranno di investire nell'indice DJIA o anche comprare singole azioni del Dow Jones. Per chi vuole investire una quantità di denaro relativamente limitata (nell'ordine delle centinaia di euro), suggeriamo la piattaforma di Capital.com o di Capex. Per chi invece vuole investire molto denaro suggeriamo di utilizzare un broker che opera sui futures.

Si può fare trading sul DOW JONES utilizzando una piattaforma di trading CFD.

Nell’immagine sopra si può visualizzare una delle funzioni della piattaforma, ovvero la sezione “Strumenti correlati”. Questa funzione è presente sia nell'account demo che nell'account reale di Capex.com (il deposito minimo è di soli 100 euro) ed offre all'utente indicazioni generali sugli strumenti che hanno una correlazione significativa con l'indice in quel dato momento. (Visita il sito ufficiale).

In questa guida vedremo se investire nel Dow Jones può essere una buona idea per il futuro. Vediamo però prima come investire nell'indice DJ30 e delle previsioni su questo indice.

Leggi anche: Come investire nei principali indici di borsa

Investire nel Dow Jones in 5 passi

La prima cosa da fare è iscriversi ad una piattaforma (ad esempio, Capital.com) e poi effettuare un deposito che è di solito basso.

Presentiamo ora una serie di passaggi per investire nel DJ30 in modo semplice.

Step per investire nel Dow Jones

00:05 Minuti Richiesti

Procedura per investire nel Dow Jones con una piattaforma di trading

  1. Registrazione

    Registrarsi sul sito di un broker come Capex.com
  2. Deposito

    Depositare denaro per accedere al conto reale o live
  3. Analisi

    Analizzare l'andamento dell'indice DJIA per mezzo del grafico personalizzandolo con indicatori e altri strumenti
  4. Eseguire l'ordine

    Piazzare l'ordine di acquisto qualora pensiamo che il prezzo dell'asset aumenti oppure di vendita allo scoperto se pensiamo a un ribasso
  5. Monitorare la posizione

    Seguire l'andamento della posizione, inserendo opportunamente uno stop loss ed un take profit.

Previsioni sul Dow Jones

Secondo gli economisti continuerà il trend al rialzo per il 2022 e 2023. Prezzo target nel 2022, verso la fine dell'anno, circa 42.000 punti.

I fattori che muovono il suo prezzo sono sia fattori macroeconomici (Politiche interne ed estere, PIL, tassi di interesse, indicatori di inflazione e disoccupazione) che microeconomici (bilanci societari, distribuzione dei dividendi). Anche l'andamento del dollaro influisce in modo inversamente proporzionale l'indice. Molto spesso quando il dollaro si rafforza, l'indice scende.

A seguire un grafico sulla stagionalità del Dow Jones.

Quando investire nel Dow Jones?

Ecco la performance mensile del Dow Jones negli ultimi 10 anni.

Da questi dati risulta che il mese di aprile ed il mese di novembre siano statisticamente i mesi migliori per investire al rialzo nell'indice Dow Jones.

Come investire nel Dow Jones

Se sei interessato a investire nel Dow Jones con il trading online dovrai scegliere un broker regolamentato che operi come intermediario finanziario con il mercato. Le autorizzazioni (CySEC e FCA) che ricevono i broker regolamentati puntano anche alla tutela dei dati sensibili dei clienti e alla corretta informazione. Quindi, i vantaggi della scelta di un broker legale e regolamentato sono molteplici.

Vedi il nostro video:

Piattaforme per investire nel Dow Jones in italia

Un broker di qualità offrirà anche una piattaforma per investire adeguata alle esigenze del trader e consentirà l’utilizzo di strumenti avanzati per l’analisi dell’andamento dell’indice. Un broker regolamentato dovrebbe anche offrire servizi di formazione gratuita per l'utente, la possibilità di aprire un conto demo e un servizio clienti sempre attivo. Un aspetto che non dovrebbe sfuggire nella scelta del broker è anche la competitività delle commissioni e dello spread, insieme alla chiarezza dei grafici e alla possibilità di scaricare un’app di trading (in aggiunta alla piattaforma web).

Plus500

Il broker CFD Plus500 è attualmente uno dei più utilizzati a livello mondiale e quotato alla Borsa Di Londra. Anche Plus500 consente di negoziare CFD su ETF basati sull'Indice DJIA: ETF DIA, DVY, RWR (SPDR DJ REIT ETF).

L'82% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuti se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il proprio denaro.

Per approfondire la piattaforma, leggi la guida Plus500.

Capital.com

Capital.com è un broker regolamentato e che consente di investire su moltissimi asset finanziari, consentendo di accedere a circa 3.000 mercati. Anche su questa piattaforma sono presenti molti ETF con i quali è possibile investire su DJIA.

Leggi la guida Capital.com

Quotazione Dow Jones 30 in tempo reale

Cos'è l'indice Dow Jones 30?

Il Dow Jones Industrial Average 30 tiene conto solo di 30 società quotate sul NYSE (New York Stock Exchange) e Nasdaq. E' un indice price-weight: le società il cui prezzo delle azioni è maggiore hanno più peso. L'indice Dow Jones viene gestito dal 'Wall Street Journal' e non prevede requisiti particolari per entrare a farne parte. Non è un'indice settoriale come il Nasdaq100.

L’indice Dow Jones (abbreviazione DJIA) è l’indice di New York più famoso a livello mondiale. La sua quotazione si basa su 30 titoli selezionati annualmente dal Wall Street Journal. Questi sono semplicemente i titoli delle 30 società più capitalizzate della Borsa di New York (abbreviazione NYSE). L’indice DJIA indica in pratica lo stato di salute dell’economia americana e, per esteso, dell’economia mondiale.

La prima comparsa della Dow Jones & Company risale addirittura al 1882, fondata da Charles Dow ed Edward Jones. Il primo indice Dow è stato creato nel 1884 (quindi uno dei più antichi indici americani) e includeva l’andamento di 11 titoli di società di trasporto. In un secondo momento l’indice venne rivisto e venne nominato Dow Jones Rail Average (poi rinominato ancora come Dow Jones Transportation Average).

Successivamente, Dow notò che le società industriali stavano diventando più importanti delle società dei trasporti. Per questo creò un nuovo indice dedicato esclusivamente al settore industriale e lo chiamò Dow Jones Average (DJIA). 

I titoli che facevano parte in origine del DJIA erano:

  • American Cotton Oil Company

  • American Sugar Company

  • American Tobacco

  • Company Chicago Gas

  • Company Azienda di distillazione e alimentazione del bestiame

  • General Electric

  • Laclede Gas

  • Company leader nazionale

  • Azienda di servizi pubblici nordamericana

  • Tennessee Carbone e ferro

  • USA Leather Company

  • US Rubber Company

Sempre per opera di questi incredibili personaggi, sorse nel 1889 il Wall Street Journal, noto ancora oggi come il giornale sulla finanza più importante del mondo.

Ancora oggi sono stati mantenuti vari tipi di indici Dow Jones, dedicati a settori diversi:

  • Dow Jones Industrial Average (DJIA): l’indice più importante e si riferisce alle 30 società più capitalizzate degli USA. Sono esclusi in questo indice i servizi pubblici e il trasporto.

  • Dow Jones Utility Average (DJUA): l’indice riguardante le 15 società di servizi più importanti.

  • Dow Jones Transportation Average (DJTA): l’indice delle 20 più importanti società americane dei trasporti e della distribuzione.

  • Dow Jones Composite Average (DJCA): riguarda 65 società prese dagli indici precedenti. In particolare, da queste ne vengono prese 56 per gli scambi sul NYSE e 9 sul NASDAQ.

Quindi con il termine Dow Jones ci si potrebbe riferire a vari indici, anche se in genere ci si riferisce principalmente al primo che abbiamo menzionato, cioè il DJIA. Il DJIA comprende società davvero eterogenee. Spazia infatti dalla tecnologia al commercio, includendo anche petrolio e tecnologia. In poche parole, il meglio del meglio.

Come abbiamo indicato all'inizio dell’articolo, si fa riferimento proprio al DJIA quando si vuole verificare l’andamento dell’economia americana. Vediamo ora come investire nell’indice Dow Jones, come si calcola, quali società lo compongono oggi e in cosa si differenzia da altri indici come ad esempio l’S&P500 e il NASDAQ.

Cambiamenti dell’indice nel tempo

Da quando l’indice è stato creato, ha subito moltissimi cambiamenti, circa 60. Dalla data di creazione del 1928, il primo cambio di titoli si ebbe nel 1932 con la sostituzione di 8 titoli.

Altri cambiamenti si sono verificati ad esempio nel 1997, quando 4 società (Westinghouse Electric, Bethlehem Steel, Texaco e Woolworths.) vengono sostituite da altre 4 (Travelers Group, Johnson & Johnson, Hewlett-Packard e WalMart). Nel 1999 di nuovo vennero modificati 4 titoli (Chevron, Sears Roebuck, Union Carbide e Goodyear Tire) sostituiti con altri 4 (Home Depot, Intel, Microsoft e SBC Communications).

In epoca recente, invece, uno dei cambiamenti più significativi è stato quello del 2020, con l'entrata di 3 titoli (ExxonMobil, Pfizer e Raytheon Technologies), e l'esclusione di altri 3 (Salesforce, Amgen e Honeywell).

Come funziona il Dow Jones

Abbiamo detto che il DJIA o Indice Dow Jones si compone di 30 azioni o titoli. Per calcolare il valore dell’indice viene applicata una precisa formula matematica che somma i prezzi di queste 30 azioni e li divide per un divisore noto, il Dow Divisor. Il valore del Dow Divisor viene conformato quando si verificano dei frazionamenti azionari o dei cambiamenti nella struttura dell’indice. Questo adeguamento viene fatto per garantire che il valore numerico dell’indice non risulti alterato dai cambiamenti. Il visualizzatore corrente si può trovare sempre nel Wall Street Journal. 

Inizialmente, il Dow Divisor corrispondeva al numero delle società che componevano l’indice. Successivamente si stabilì una formula con asse di divisione inferiore a uno, quindi l’indice risulta essere maggiore alla somma dei prezzi dei vari componenti. In questo modo, si può determinare il movimento di un punto di un’azione, che influenzerà l’indice di un certo numero di punti. 

Si ottiene quindi la seguente formula per il calcolo del prezzo dell’indice DJIA: 

SOMMA (dei prezzi delle azioni dei componenti) / Dow Divisor

Si comprende, quindi, che il grado di influenza di un titolo sul prezzo dell’indice è proporzionale all’aumento del suo prezzo specifico. Risulta chiaro quindi che se una società ha un prezzo di quotazione più elevato di altre e questo subisca una variazione significativa, avrà un impatto maggiore sull’andamento dell’intero indice rispetto ad una con un prezzo inferiore. La variazione della quotazione può essere del tutto indipendente al reddito della società, ai suoi guadagni o alla sua capitalizzazione. 

I limiti dell'indice Dow Jones

Il mercato degli USA attuale è decisamente più complesso di quello degli anni ‘20, quindi l’indice DJIA di oggi non sempre riesce a rappresentare appieno l’andamento economico statunitense. 

Una delle critiche più gettonate è la quantità troppo bassa di titoli che prende in considerazione questo indice e l’omissione dei mercati più recenti e in via di sviluppo. Per questo motivo, molti ritengono che l’indice S&P500 sia più fedele all’economia attuale, visto che prende in considerazione 500 titoli americani anziché 30 come nel DJIA.

Inoltre, visto che l’indice comprende solo il prezzo della quotazione di una società ma trascura altri aspetti importanti come la capitalizzazione, alcuni credono che l’indice non rispecchi in pieno la “salute” di un’azienda.

Dow Jones vs S&P500

Gli indici DJIA e S&P500, sebbene misurino entrambi le prestazioni del mercato azionario americano, sono quindi diversi in almeno due aspetti:

  1. Dow Jones è un indice più esclusivo rispetto allo S&P500 (30 titoli contro 500 titoli). Quindi il DJIA è uno strumento più debole per stabilire l’andamento economico americano. 

  2. La media ponderata delle azioni del DJIA viene calcolata in base al prezzo delle azioni, mentre nello S&P500 in base alla capitalizzazione di ogni società. La capitalizzazione prende in esame sia il prezzo delle azioni che il numero di azioni in circolo.

Dow Jones vs NASDAQ

Il NASDAQ100 è anch’esso un indice americano, ma prende in esame un settore specifico: il settore tecnologico. Questo settore ha visto un enorme boom tra il 1995 e l’inizio del 2000, passando da circa 1000 punti a oltre 5000 punti. 

Successivamente, nel periodo 2001/2002, il punteggio del NASDAQ tornò di nuovo a 1000. Il Dow Jones, invece, non è stato così altamente sensibile grazie ad un'esposizione inferiore ai titoli tecnologici.

Perché investire nel Dow Jones

In realtà anche se questo indice è meno rappresentativo del mercato americano rispetto all'S&P500 o al Nasdaq100, è un'indice che ha al suo interno le maggiori società americane. E' più diversificato a livello settoriale del Nasdaq100. Quindi è più adatto per chi desidera avere un'esposizione sul mercato statunitense attraverso le società principali, ma desidera anche limitare il rischio.

Vedi questo interessante video:

Conclusione

Il Dow Jones è ancora oggi un indice di riferimento per il mercato degli USA ma non è più l’unico. Comunque, osservare come evolve la sua composizione fornisce un’idea dello sviluppo e delle tendenze dell’economia statunitense. Sarebbe comunque una buona abitudine confrontare gli indici più importanti tra loro per sviluppare una corretta analisi di mercato (S&P500 e NASDAQ).

Per investire nel Dow Jones o fare trading con le società che lo compongono è necessario scegliere un broker CFD che rispecchi le caratteristiche più importanti di cui abbiamo parlato in questo articolo. Tra i broker più importanti e più utilizzati al mondo ricordiamo Plus500, e Capital.com, ognuno con delle qualità peculiari.

Questo contenuto non va considerato come un consiglio d'investimento né una raccomandazione ma è solo ad uso educativo e informativo.

FAQ

Che cos'è il Dow Jones?

E' l'indice storico per eccellenza in cui sono incluse le 30 società statunitensi con più valore. E' un indice price-weight o a capitalizzazione ponderata.

E' un buon investimento?

E' sicuramente un buon investimento se si desidera avere un'esposizione sul mercato statunitense. L'indice nel tempo ha mostrato una crescita continua quindi è considerato dagli investitori un indice a basso rischio.

Come investire in DJIA?

Attraverso le piattaforme di trading online come Capital.com e Plus500 con strumenti finanziari derivati come CFD, ETF e Futures.

Simo Ilmari Dodero Trader e Analista dei Mercati

LinkedIn

Esperto di analisi tecnica, price action e algoritmi quantitativi applicati al trading online sui mercati finanziari. Si è sempre interessato alla finanza, dedicando gli studi all'analisi grafica e anche all'analisi fondamentale dei mercati finanziari. Esperto nell'utilizzo di Metatrader 4 su cui ha tenuto webinar e corsi per trader principianti e intermedi.

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