Con questa guida ci proponiamo di spiegarti cosa sono i CFD e il loro funzionamento. Inoltre, spiegheremo in breve come iniziare a investire in borsa e daremo delle informazioni riguardanti alcuni dei migliori broker per operare con i CFD in sicurezza.
Con i CFD si può operare su tantissimi tipi di asset, praticamente quasi tutti. Grazie alla flessibilità dei CFD, si può operare sul Forex, sui mercati azionari o delle materie prime. I CFD possono riferirsi sia a un asset semplice sia a un indice.
Con i CFD si può operare anche sulle criptovalute, attraverso piattaforme per criptovalute che operano sul sottostante. In realtà, usare i CFD per comprare Bitcoin o per comprare Ethereum può essere anche più conveniente rispetto all’acquisto di criptovalute reali.
Vedi questo video su come funzionano i CFD:
Il contenuto dei video disponibili su questo sito Web è indipendente da Plus500.
CFD: significato
Quasi tutte le migliori piattaforme che si trovano sul web operano con i CFD (Contract for Difference). Questa parola, che significa Contratti per Differenza, è molto conosciuta nell’ambito del trading online.
I CFD sono un contratto derivato che replica il prezzo dell’asset a cui fa riferimento. Gli asset in questione possono essere di svariati tipi, dalle azioni alle valute, dagli indici stessi alle criptovalute fino ad arrivare ai titoli.
All’epoca della loro invenzione nell’ambiente della Borsa di Londra (negli anni 90), i CFD erano sorti come alternativa al pagamento delle commissioni e delle tasse che gravavano sullo scambio azionario. Questa caratteristica rimane intatta fino ad oggi.
Comunque, questa non è l’unico elemento distintivo dei CFD. Attraverso di essi è possibile avere dei benefici economici sia se il prezzo dell’asset di riferimento aumenta sia se diminuisce (se si riesce a prevedere l’andamento nel modo giusto).
Come funzionano i CFD?
Lo strumento CFD, lo ribadiamo per chiarezza, replica l’andamento di un asset finanziario sottostante, perciò ad esempio il CFD Tesla replica l’andamento del titolo Tesla in borsa. Nella stessa misura, il CFD GBP/USD replica l’andamento del tasso di cambio tra sterlina e dollaro. Ancora, il CFD Ripple replica il prezzo del Ripple XRP e così via.
Una volta che si acquista un CFD su uno strumento finanziario ecco cosa accade:
Quando si clicca su “Compra”, si apre una posizione rialzista. Il trader effettua un'operazione di tipo Long.
Quando si clicca su “Vendi”, si apre una posizione ribassista. Il trader effettua un'operazione di tipo Short.
La differenza tra il prezzo di mercato di acquisto e di vendita è data dallo spread, una quota che il broker si prende come proprio compenso all’apertura della posizione.
Il sottostante in finanza
I CFD consentono di negoziare al rialzo e al ribasso su molteplici strumenti finanziari. Ci sono molti tipi di attività sottostanti: materie prime, azioni, valute, criptovalute, ETF e indici. Ogni classe di attività sottostante ha le proprie caratteristiche. Ma quali sono i tipi di attività sottostanti?
Ecco una tabella con alcune indicazioni utili:
MERCATI IN CUI NEGOZIARE CON I CFD |
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Assets | Broker suggerito | Valutazione* |
---|
✅ Azioni | eToro | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
✅ Criptovalute | Capital.com | ⭐⭐⭐⭐ |
✅ Forex | XTB | ⭐⭐⭐⭐⭐ |
✅ ETF, ETC, ETN | Capital.com | ⭐⭐ |
✅ Indici di borsa | eToro | ⭐⭐⭐⭐ |
✅ Obbligazioni | Capex.com | ⭐⭐⭐ |
❌ NFT | | |
❌ BOT | | |
* la valutazione è relativa all'usare i CFD come strumento per operare su un particolare asset
Criptovalute
Le criptovalute sono le ultime arrivate sui mercati finanziari ma sicuramente sono tra gli strumenti finanziari che più interessano i nuovi che si avvicinano al trading. In molti sono interessati a come comprare Ripple od a come comprare Litecoin per esempio, alcune tra le criptovalute più famose oltre al Bitcoin.
Considerando l'elevata volatilità delle criptovalute, i cfd possono essere strumenti particolarmente appropriati in quanto si può operare sfruttando bruschi rialzi od anche rapidi e violenti ribassi, ciò che avviene soprattutto per criptovalute meno capitalizzate come ad esempio Shiba INU. Per poter effettuare operazioni nel momento migliore è opportuno avere un conto per il trading con broker che abbiano una buona app per criptovalute.
Un difetto dei cfd in questo caso è che lo spread per le criptovalute è abbastanza alto e la leva finanziaria bassa. D'altra parte su una piattaforma come eToro, le criptovalute si possono anche comprare senza cfd ovvero investendo nell'asset reale.
Forex
Con i CFD sul Forex si può operare sulle coppie di valute come USD/JPY, EUR/USD e tantissime altre.
L'alta leva offerta dai broker (circa 1:30) e spread piuttosto bassi, consentono di comprare e vendere coppie di valute con costi davvero bassissimi. Per questo il forex è il mercato con il quale suggeriamo di iniziare a fare trading. Poiché si tratta di un mercato molto dinamico, i trader di valuta sono spesso molto attivi. Le transazioni vengono aperte e chiuse in pochi minuti. Il movimento si misura in unità molto piccole. Questo si chiama "pips" (0,0001). È necessaria una grande quantità di capitale per generare una differenza di profitto.
Questo è il motivo per cui le piattaforme offrono generalmente una leva. Le perdite sono anche a leva e possono provocare l'esaurimento dei fondi molto rapidamente. I movimenti del prezzo di ogni valuta dipendono da molti fattori: i tassi di interesse della banca centrale di ogni nazione, le statistiche relative alle esportazioni e altri eventi economici.
Materie prime
La pratica commerciale dello scambio di materie prime è una delle più antiche del mondo. Le materie prime sono prodotti unici, poiché hanno una rappresentazione fisica nel mondo reale. Questi possono essere: petrolio, oro, platino, rame, gas naturale, zucchero, grano, avena, ecc. Essendo parte del mondo reale, sono spesso influenzati dagli eventi del mondo reale.
Questo significa, per esempio, che se c'è una siccità e una carenza di grano, è probabile che il prezzo del grano aumenti, poiché l'offerta è inferiore alla domanda.
I CFD sulle materie prime consentono di fare trading su alcuni degli strumenti più tradati in tutto il mondo come:
Anche per le commodities la leva finanziaria proposta dai broker può essere piuttosto elevata.
C'è da fare molta attenzione con il trading sulle materie prime, spesso anche queste hanno una volatilità molto accentuata e sono anche suscettibili agli annunci delle banche centrali.
ETF
I CFD sugli ETF hanno come sottostante dei fondi di tipo Exchange Traded Fund che sono contraddistinti da alta liquidità e bassi costi gestionali.
I CFD consentono di scambiarli al rialzo e al ribasso in modo semplice e con una buona varietà di fondi. Molte piattaforme di trading CFD offrono un elevato numero di ETF sui quali operare, il che consente di creare un proprio portafoglio diversificato e bilanciato.
Indici di Borsa
I CFD sugli indici fanno riferimento ai principali indici di borsa dei mercati azionari, come:
I broker consentono allo stesso modo di fare trading su indici di altro genere. Plus500 e Capital.com hanno indici particolari come il cripto index ed altri.
Differenza tra CFD e Azioni
Un’azione rappresenta una quota di proprietà della società che ha emesso quel titolo. Questo implica il fatto che il possessore di un’azione possiede anche una piccola parte dell’emittente. Proprio a motivo di questo si svolgono annualmente o in concomitanza dei risultati del trimestre, le assemblee degli azionisti che hanno potere di voto.
Con i CFD non si detengono quote della società, ma si negozia sul valore del titolo in borsa.
Caratteristica | Azioni | CFD |
---|
Beneficio sui dividendi | ✅ | ✅ (posizioni al rialzo) |
Posizioni al rialzo e al ribasso | ❌ | ✅ |
Proprietà quota societaria | ✅ | ❌ |
Diritto di voto alle assemblee | ✅ | ❌ |
Leva finanziaria | ✅ | ✅ |
Capitale minimo richiesto | Generalmente 500€ | Anche soli 10 € |
Tipo di costo | Commissioni | Spread |
Costi operatività | Alti | Bassi |
Gestione | Consulente Banca o SIM | Autonoma |
Scopri le commissioni di eToro.
Tra azioni e CFD vi sono alcune differenze importanti sopratutto riguardanti i costi applicati ai due prodotti.
Con i CFD è possibile investire nelle principali azioni americane come le azioni Amazon, le azioni Google, le azioni Apple, le azioni Netflix o le azioni Facebook.
I CFD però consentono di utilizzare la leva finanziaria per aumentare il potere del proprio capitale. Se questi concetti ti sembrano un po’ complicati, continuando a leggere il nostro articolo imparerai tutto.
CFD: esempio di trading
Possiamo fare un esempio su come comprare azioni Amazon. Cerchiamo di capire innanzitutto perché conviene usare i CFD per operare sulle azioni anziché comprare l’azione stessa.
Acquistando il titolo, la possibilità di guadagno sarà data solo dall’aumento del prezzo. Viceversa, ci saranno solo perdite. Questa situazione implica il dover seguire le variazioni del mercato con una certa ansia. Usando i CFD invece, si può guadagnare in entrambi i casi.
Nel caso del titolo Amazon, sia che il prezzo scenda sia che il prezzo salga sarà possibile trarne beneficio (ovviamente bisogna prevedere nel modo giusto l’andamento).
La leva finanziaria
Il fatto che il trading con i CFD sia più conveniente e che consenta di guadagnare nei due sensi del prezzo costituisce il suo punto di forza. Oltre a questo bisogna anche segnalare l’effetto della leva finanziaria. Di cosa si tratta?
Applicando la leva finanziaria al trading con CFD è possibile aumentare il volume dell’esposizione finanziaria per un valore che può raggiungere una moltiplicazione di 30 volte. Come?
Continuando l’esempio sull’azione Amazon, se investiamo 50€ al rialzo con i CFD, se il prezzo aumentasse realmente dell’1% avremmo un guadagno di 0,5€ (perché il CFD avrà replicato in maniera esatta il titolo). Se il broker ci consentisse di approvare CFD fino a raggiungere i 500 € a fronte di un nostro investimento di 50€, se il valore del titolo aumentasse dell’1% anche in questo caso, avremmo un guadagno di 5€ anziché di 1€. La leva applicata sarebbe 1:10.
In parola povere, è come se ricevessimo un prestito dal broker (anche se non è un prestito effettivo) per poter investire più soldi di quelli che in realtà abbiamo. Se le cose non dovessero andare bene, il broker chiuderà la nostra operazione prima che il capitale investito nell’operazione venga prosciugato.
Con la leva finanziaria, dunque, è possibile moltiplicare il guadagno - ma anche le perdite - e salvaguardare il proprio capitale facendolo fruttare di più. Il massimo che si può perdere sarà comunque solo la somma che abbiamo deciso inizialmente di investire.
Vedi questo video che spiega il concetto di leva finanziaria:
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Completamente diverso il concetto di marginazione applicato dalle banche. In questo caso, ne sconsigliamo l’utilizzo per evitare di perdere tanti soldi. Usando invece le piattaforme di CFD (come Capex.com) anche con la leva finanziaria la situazione non arriverà ad essere disastrosa.
Con la leva si può anche riuscire a guadagnare 100 euro al giorno, ma ricordiamo che tutto dipende dalla somma iniziale investita e che come si possono guadagnare si possono anche perdere.
La marginazione
Nel caso della marginazione, stiamo ricevendo un prestito dalla banca a tutti gli effetti. In alcuni casi, i trader arrivano a mettere come garanzia la loro stessa casa. Questo significa che se le cose dovessero andare male, la si può perdere. Se le cose dovessero andare bene, chiaramente i guadagni potrebbero essere molto alti. Ma diversamente sarebbe davvero una situazione molto triste per il trader, andando ad intaccare non solo il capitale investito ma anche tutte le altre cose o somme fornite a garanzia. Bisogna stare molto attenti.
Cos'è il margine sui CFD?
Un aspetto importante da comprendere per quanto riguarda i CFD è quello della “marginazione”. Distinguiamo i due tipi di margine richiesti quando si usano i CFD:
Margine Iniziale: È la somma che il trader investe per la negoziazione e si calcola effettuando il rapporto tra capitale nominale e leva finanziaria (es. se il capitale nominale di 1.000$ e leva 1:5, il margine iniziale sarà pari a 200$)
Margine di Mantenimento: Si tratta di una somma che viene richiesta per mantenere la posizione aperta e che viene sbloccata quando la posizione viene chiusa.
Il margine di mantenimento è importante perchè il capitale netto presente sul nostro conto deve restare sempre abbastanza distante da esso, per non incappare in un avviso da parte del broker che indica all’utente che le perdite hanno raggiunto livelli d’allerta. La cosiddetta margin call.
Margine, Equity, Balance
Fare trading utilizzando i CFD consente anche di investire piccole somme a differenza dell’investimento tradizionale. Per quanto riguarda lo spread che spetta al broker per il suo servizio è molto più esiguo delle commissioni chieste da parte delle banche.
In definitiva i broker guadagnano principalmente dallo spread applicato all’apertura delle posizioni quindi più posizioni si aprono, più il broker guadagna. Il broker trae profitto dalla quantità delle operazioni eseguite in quanto lo stesso trattiene una piccola percentuale che dipenderà dal tipo di strumento negoziato.
Ci soffermiamo su alcuni aspetti di "contabilità". Si tratta di questioni parecchio tecniche, ma forniamo una spiegazione che sia la più semplice possibile.
Esposizione: e' il vostro potere d'acquisto. Corrisponde alla moltiplicazione del vostro capitale per la leva finanziaria. Cosi', se avete investito 1000 euro nel trading, ed il vostro broker vi fornisce una lave finanziaria 1:200, allora la vostra esposizione sul mercato sara' pari a 200.000 euro (200 x 1000 euro). Se un'oncia d'oro vale 1000 euro, potrete, in parole povere, aprire operazioni su 200 once.
Equity indica il vostro capitale, ed e' pari alla somma tra margine utilizzabile e margine usato.
Balance e' il bilancio, ossia il vostro capitale sommato ai profitti o alle perdite.
Margin call e' un termine che a volte puo' spaventare il trader. Vorrei evitare definizioni tecniche, preferendo al contrario un approccio piu' pratico. Nel nostro esempio, avete depositato 1000 euro. Finche' non aprite alcuna operazione, i vostri bilancio e saldo saranno pari a 1000 euro. Aprite, poi, un'operazione da 100 euro: a questo punto il vostro bilancio sara' sempre 1000 euro, il margine usato 100 euro, il margine utilizzabile 900 euro (1000-100 euro) ed il vostro saldo ancora 1000 euro. Finche' il vostro saldo si mantiene distante dal margine usato, non ci sara' pericolo di margin call. Se invece continuate ad aprire operazioni per un ammontare complessivo di 990 euro, allora il vostro saldo (1000 euro) sara' vicino al margine usato e, di conseguenza, sara' concreto il rischio di un margin call. Se le vostre operazioni iniziano a perdere, inizia a scendere necessariamente anche il margine utilizzabile. A quel punto, il vostro broker, indubbiamente meno preso dal panico di voi, vi proporra' delle soluzioni concrete al vostro problema: o chiudere le posizioni aperte, assumendovi le perdite (e sarebbe un peccato se credete che le operazioni fossero state aperte nella giusta direzione); oppure incrementare il vostro capitale, provvedendo ad un deposito che vi permetta di incrementare il vostro margine di rischio.
Chiusura, infine, sul "roll-over", vale a dire una piccola imposta da pagare per mantenere aperta la posizione durante la notte. Tralasciando il fatto che si tratta di un interesse piuttosto basso da pagare, in realta' il roll-over non e' affatto da demonizzare poiche' puo' comportare dei vantaggi di natura fiscale non indifferenti, seppur la legislazione italiana in materia di trading online sia ancora piuttosto incompleta.
Cosa serve per fare trading CFD?
Per fare trading con i CFD occorre accedere ad una piattaforma di trading CFD. Qui puoi leggere come effettuare la registrazione con eToro.
Una piattaforma di trading permette di vedere la rappresentazione dell'andamento del prezzo di uno strumento finanziario. (immagine della piattaforma di Capex.com)
Come si vede sopra, in una piattaforma si visualizzano:
Il grafico dei prezzi in tempo reale;
Funzioni per entrare a mercato “Acquista” e “Vendi”;
Un menù con gli strumenti negoziabili;
La finestra in cui piazzare l’ordine;
Altro a seconda della piattaforma usata.
Vantaggi
Il trading CFD è:
Con i CFD non si devono detenere titoli cartacei, depositati in banca di fatti si possono negoziare con un clic e le posizioni aperte si possono chiudere anche dopo pochi minuti. Questo consente ad esempio di effettuare anche operazioni di pochi minuti.
Leggi il nostro articolo sulla differenza tra investire e speculare.
Ecco un'immagine riassuntiva su cosa permettono di fare le piattaforme CFD:
aprire e chiudere ordini
eseguire ordini automatici per la gestione del rischio
eseguire ordini automatici per massimizzare i profitti
impostare pre-ordini ed ordini pendenti
Il primo passo da fare per fare trading con CFD è scegliere una piattaforma adatta e aprire un conto.
Solo in questo caso si potrà stare davvero al sicuro dalle truffe. I broker dell’elenco che seguirà sono tutti regolamentati, semplici nel loro utilizzo, gratuiti e adatti anche ai principianti.
Non ci stancheremo mai di ribadire l'importanza della regolamentazione perchè solo questo assicura agli investitori ed ai trader di allocare il loro denaro su un conto sicuro, proprio come nella propria banca di fiducia.
Ecco un elenco dei migliori broker CFD per fare trading:
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Deposito Min: 100
Licenza: Cysec 109/10
Il 51% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.
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Deposito Min: 100
Licenza: Cysec 292/16
58.88% of retail investor accounts lose money when trading CFDs with this provider
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Deposito Min: 100
Licenza: Cysec 169/12
1500 Strumenti disponibili
Premio Wealth & Finance 2018
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Deposito Min: 20 (con carta)
Licenza: Cysec 319/17
Proposte senza commissioni
Il 75% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.
eToro ad esempio è una piattaforma molto valida per operare con i CFD ed è la preferita di molti trader alle prime armi. La caratteristica che l’ha resa più popolare è la possibilità di fare trading automatico e copiare l’operativa di trader esperti. È un sistema di cui eToro possiede il brevetto ed è detto Copy Trading.
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Negoziare i CFD tramite browser o app
Per operare con i CFD occorre un software che permette di accedere al mercato ed effettuare operazioni di acquisto o vendita. Questo tipo di piattaforme possono essere usate sia attraverso il proprio browser internet, sia attraverso le loro app di trading dedicate. In genere esistono app per android e per iOS.
Ecco la migliore app di trading secondo noi:
Chi ha già un po' di esperienza nell'ambito del trading, spesso preferisce utilizzare software specifici per poter fare trading online, come le piattaforme Metatrader, ProRealTime, Metastock o altre.
Come fare trading CFD
Innanzitutto, allo scopo di aprire le vostre operazioni, esistono due linee guida che consistono nell'effettuare, congiuntamente o indipendentemente, un'appropriata analisi fondamentale e tecnica. L'analisi fondamentale e' lo studio degli eventi macroeconomici che possono influenzare positivamente o negativamente la quotazione di una valuta o di una materia prima. Lo strumento idoneo ad effettuare questo tipo di analisi si chiama calendario economico, che e' una sorta di agenda giornaliera degli eventi di natura politica o economica a diverso impatto sulla volatilità dei prezzi. L'analisi tecnica, invece, si avvale dello studio dei grafici per formulare giudizi più statistici ed "oggettivi" rispetto al primo tipo di analisi. Sono due modi di operare indipendenti ma anche fortemente connessi tra loro.
Una volta trovato il metodo che più vi si addice, scatta la seconda domanda: quanto investire sui singoli strumenti finanziari? O, più precisamente, che percentuale del capitale si e' disposti a rischiare per ogni singola operazione? A tutte queste problematiche cerca di dare una risposta appropriata il cosiddetto money management, ossia la gestione del portafoglio, che segue criteri diversi in base al capitale ed al profilo di rischio, di conoscenza della materia e dell'esperienza del singolo cliente. Il platonico aforismo "Conosci te stesso" si applica anche quando si gioca in borsa, per evitare di esporsi oltre le proprie possibilità.
Insomma, il trading permette di fare ottimi guadagni grazie al corretto utilizzo della leva finanziaria e ad una profittevole capacita' di analisi tecnica e fondamentale; ma tutto deve comunque partire da una preliminare e personale pianificazione della strategia di investimento, la più adatta possibile alla vostra personalità ed al vostro portafoglio.
Analisi fondamentale
L'analisi fondamentale e' una scienza, non infallibile, che cerca di fornire una spiegazione di natura fondamentale, socio-economica, alle variazioni dei prezzi degli strumenti finanziari (si tratti di valute, di azioni o di materie prime). Vengono cosi' studiati dati statistici macroeconomici, decisioni di politica monetaria delle banche centrali oppure dati relativi alle società o alle materie prime: e' questa la differenza principale rispetto all'altro tipo di analisi, quella tecnica, che invece porta a formulare dei giudizi sulle prossime variazioni dei prezzi solo sulla base di un grafico.
Nell'intento di fornire una maggiore chiarezza, passo in rassegna, a titolo esemplificativo, i principali fondamentali con riferimento ai singoli strumenti finanziari:
valute: dati macroeconomici, quali quello relativo al PIL, al tasso di disoccupazione, di inflazione, di esportazioni/importazioni; politiche monetarie adottate dalle banche centrali per indebolire (ad esempio, il Quantitative Easing della banca centrale europea) o apprezzare (aumento del tasso di interesse della banca centrale USA) la propria valuta;
azioni: bilanci, libri contabili, fatturato, strategie societarie. Si tratta di informazioni che aiutano ad individuare il valore corretto del titolo (cd. "fair value"), e quindi a capire se l'azione e' sottovalutata o sopravvalutata (occasione per acquistare o vendere)
materie prime: dati settimanali sulle scorte di petrolio. Se aumentano le scorte, il prezzo del barile di petrolio diminuirà dal momento che i produttori saranno incentivati ad abbassare i prezzi per cercare di vendere tutti i barili
Lo strumento più utile per effettuare l'analisi fondamentale e' senza dubbio costituito dal calendario economico. Il calendario economico altro non e' che un'agenda degli eventi politico-economici elencati secondo un ordine cronologico. Di tutti gli eventi, alcuni hanno un impatto più forte sulla volatilità dei prezzi (ad esempio, la decisione di una banca centrale di aumentare il tasso di interesse), il che comporta un aumento o una diminuizione del valore dello strumento più forte del consueto. Ed infine accanto a ciascun evento in programma sarà possibile trovare il dato precedente, il dato previsto e -al rilascio della notizia- il dato attuale.
Come si opera sulla notizia? Sara' sufficiente orientare la propria attenzione sulle notizie in programma a maggior impatto sulla volatilità (solitamente sono contrassegnate da 3 caselle), ed aspettare il rilascio del dato. Si confronterà poi il dato attuale con quello previsto: nel caso in cui il dato si rivela essere migliore del previsto, sarà probabile una tendenza al rialzo e quindi si potrebbe comprare quello strumento; nel caso opposto, invece, ossia se il dato attuale e' peggiore del dato previsto, sarà verosimile una tendenza al ribasso e quindi sarebbe opportuno speculare sul ribasso del prezzo, vendendo lo strumento in questione.
Vediamo se avete capito. Sono le ore 14.25, e tra 5 minuti (ore 14.30) uscirà un dato sul dollaro USD che avrà il massimo impatto sulla volatilità del dollaro (3/3). Dato previsto: 2 %; Dato attuale, rilasciato alle ore 14.30: 3 %. E' un dato migliore del previsto, quindi e' verosimile una tendenza al rialzo. Viceversa, nel caso in cui venisse rilasciato un dato peggiore del previsto (1%), probabilmente ci sarà una tendenza al ribasso.
E' importante sottolineare che questo tipo di operatività deve essere tempestivo, ossia e' indispensabile operare all'immediato rilascio del dato (o poco dopo), mentre e' inutile speculare sul valore di uno strumento quando sono ormai già decorse alcune, dal momento che il mercato avrà già assorbito la notizia. Se arrivate tardi ad un appuntamento importante sul calendario, a questo punto scatterà l'altro modus operandi: quello basato sull'analisi tecnica, e quindi sullo studio dei grafici.
Tenete infine conto che questo approccio operativo e' quello maggiormente speculativo, che può risultare un'arma a doppio taglio e che può portare a grandissimi guadagni ma anche a grandissime perdite nel giro di pochi minuti.
Analisi Tecnica
L'analisi tecnica e' l'approccio operativo che si prefigge l'obiettivo di indirizzare le scelte di investimento attraverso lo studio di grafici che rappresentano l'andamento dei prezzi.
Va fin da subito sottolineato che questo metodo, alternativo alla già menzionata analisi fondamentale, non e' una scienza infallibile! Se fosse una scienza esatta, allora tutti i trader sarebbero milionari; ciononostante e' accompagnata da una percentuale di successo decisamente elevata.
Tre dogmi sono alla base dell'analisi tecnica:
"I prezzi scontano tutta l'informativa in riferimento ad ogni strumento finanziario": in parole povere, dalla semplice osservazione dei movimenti dei prezzi, ed al netto di informazione di carattere macroeconomico, e' necessario posizionarsi long oppure short qualora i valori seguano un andamento crescente o decrescente;
"Nel medio - lungo periodo, i prezzi si muovono in tendenza": se uno strumento finanzario sta seguendo una tendenza rialzista, sarà opportuno comprare quel prodotto anzichè andare contro trend (come peraltro sintetizza la celebre massima "Trend is your friend", ossia il trend e' il tuo amico: seguite il trend!);
"La storia si ripete": un'attenta ed accurata analisi dell'andamento dei prezzi potrà essere riutilizzata nel tempo al ricorrere di analogie già riviste in passato.
Come si aprono le operazioni attraverso l'utilizzo dei grafici? Ribadiamo il punto di partenza: il grafico analizza l'andamento dei prezzi, quindi l'oggetto del nostro studio saranno le variazioni del valore di mercato di ogni strumento finanziario. Sottolineata la premessa, entriamo più nel vivo del gioco.
Non si può, nel trading come nella vita, prescindere da un'autentica conoscenza di se' stessi prima che dei mercati finanziari. Ognuno di noi ha un carattere diverso, una propensione al rischio diversa: di qui l'esigenza di scegliere gli strumenti che più si addicono alla vostra attitudine ed al vostro portafoglio (petrolio per i più temerari, euro-dollaro per i più prudenti, giusto per citare due strumenti a caso).
A questo punto sarà necessario selezionare i time-frame più adatti al vostro orizzonte temporale di investimento: chi vuole investire su uno strumento nel lungo periodo, studierà i grafici con riferimento temporale giornaliero, settimanale o annuale; chi invece desidera fare trading intraday, ossia aprire operazioni nell'intento di chiuderle nell'arco della stessa giornata, dovrà analizzare i grafici a 10, 15, 30 minuti, ecc.
Selezionato il grafico dello strumento finanziario consono al nostro profilo di rischio, ed impostato il time-frame adatto al nostro orizzonte temporale di investimento, sara' necessario individuare il trend al fine di seguirlo. Ma come si fa? Semplicemente studiando la disposizione delle candele giapponesi.
I grafici CFD
Consentitemi, a questo punto, una brevissima e semplicissima digressione sui tipi di grafici. Esistono diversi tipi di grafico, ma i piu' comuni sono:
Senza dubbio il grafico piu' popolare, utile e completo e' quello a candele giapponesi, dal momento che e' l'unico che, in un solo colpo d'occhio, permette di carpire le informazioni relative al prezzo di apertura, prezzo di chiusura, prezzo minimo e prezzo massimo, e di sapere quale tendenza sia in corso, in base al colore del corpo della candela.
Le cosiddette candlesticks (termine inglese per candele) sono state introdotte in Giappone nel XVIII secolo, per prevedere il movimento dei prezzi del riso. Ogni candela rappresenta l'andamento del valore di mercato in un predeterminato riferimento temporale: cosi', se abbiamo impostato un grafico a 1 ora, ogni candela rappresenta l'andamento del prezzo di ogni ora.
Nel caso in cui il "corpo" della candela sia verde/blu, vuol dire che nell'arco di un'ora il valore e' aumentato; viceversa, se il corpo della candela e' rosso, vuol dire che il prezzo di chiusura e' inferiore al prezzo di apertura della candlestick.
Spesso troviamo poi delle linee, "ombre", che fuoriescono dal corpo della candela: la linea nera che fuoriesce dalla parte alta rappresenta il prezzo massimo; quella che invece parte dalla parte bassa indica il prezzo minimo.
In base alla direzione delle candele piu' recenti, sara' poi possibile individuare la tendenza dei prezzi, allo scopo poi di attenersi a tale orientamento.
Le candele si muovono, poi, all'interno di una ben definita area individuata da un supporto ed una resistenza. Volgarmente, si potrebbe immaginare il supporto come il pavimento di una casa, e la resistenza come il tetto: voi trascorrete la maggior parte della giornata all'interno di questo spazio, e solo in casi eccezionali salirete sopra il tetto o scenderete in cantina. Ecco, lo stesso avviene con il trading. Il supporto individua un'area al di sotto di cui i prezzi faticano a scendere; e la resistenza, al contrario, evidenzia un'area che i prezzi hanno difficolta' a superare.
Avete scelto gli strumenti adatti al vostro profilo di rischio ed al vostro portafoglio; avete scelto l'appropriato time-scale in base al vostro orizzonte temporale di investimento; avete individuato supporti e resistenze, e perfino la tendenza. Siete gia' all'80% dell'opera. Ottimo. Ma quando e' il momento esatto per aprire le operazioni?
Gli indicatori
A questa esigenza vengono incontro gli indicatori tecnici, ossia indicatori meramente statistici utilizzati per interpretare i movimenti dei prezzi e decidere quando e se e' il caso di entrare in gioco. Un'analisi tecnica appropriata non tiene in conto un solo indicatore tecnico, ma al contrario si basa sul combinato disposto di piu' indicatori.
In base alle informazioni cui si riferiscono, gli indicatori possono essere raggruppati nelle seguenti categorie:
di trend, tra cui MACD (Moving Average Convergence Divergence), SMA (Simple Moving Average, o media mobile semplice), EMA (Exponential Moving Average, o media mobile esponenziale) e Parabolic SAR: tutti questi danno indicazioni sulla direzione;
di volume: il diagramma del volume indica la forza del trend, a prescindere dalla sua direzione, sottolineando l'interesse del mercato nei confronti di uno strumento finanziario;
di momentum , tra cui RSI (Relative Strength Index) ed Oscillatore Stocastico, i quali indicano se uno strumento e' ipercomprato o ipervenduto;
di volatilita', tra cui le Bande di Bollinger
di ciclo, tra cui le Onde di Elliott.
Si noti che molti indicatori statistici fanno riferimento alle medie mobili, le quali altro semplicemente indicano la media dei prezzi delle ultime candele giapponesi (solitamente delle ultime 20, ma e' un riferimento assolutamente discrezionale).
In ogni caso, non e' questa la sede appropriata per approfondire i singoli indicatori statistici, essendo questo un corso base con una finalità introduttiva al trading. Ho ritenuto, tuttavia, appropriato cominciare ad accennare a questi istituti economici, di cui sentirete parlare in continuazione, in modo da fornire una brevissima (e spero utile) infarinatura generale, fatta comunque salva poi la necessita' di approfondire questi argomenti man mano che la vostra esperienza aumenterà.
I pattern grafici
Lo studio degli indicatori può essere ancora accompagnato dallo studio dei pattern, ossia di figure di candele che possono preludere ad un imminente rialzo o ribasso del valore di mercato. I disegni più comuni sono:
testa-spalle
doppio minimo
doppio massimo
martello
bandiera
Anche per i pattern valgono le stesse considerazioni gia' esposte poco fa in merito agli indicatori statistici: non e' questa la sede opportuna per approfondire il discorso, ma solamente per abituare le vostre orecchie al ricorrere di questi termini.
Esistono, infine, per completezza di informazione, diverse tecniche operative. Le piu' comuni sono due:
lo swing trading, che consiste nel cogliere i rimbalzi dei prezzi all'interno dell'area demarcata da supporti e resistenza (come avviene, perdonatemi l'immagine non propriamente tecnica, con il gioco del flipper);
la tecnica breakout, che al contrario mira ad operare alla rottura di supporti o resistenze.
Rischi dei CFD
Come tutte le operazioni di trading, anche i CFD hanno dei rischi che bisogna conoscere per poterli arginare più possibile. Se ci propongono operazioni prive di rischio, si tratta sicuramente di una truffa. Se però usiamo broker legali e degni di fiducia (come quelli di cui abbiamo parlato finora) ci manteniamo alla larga dalle truffe.
I trader usano vari strumenti per arginare le perdite. Uno di questi è il Money Management. Questo sistema consiste nel dividere il capitale in tanti piccoli investimenti di circa il 5% del totale. Ogni investimento deve essere riferito ad un’operazione diversa, in modo da spalmare il rischio su più fronti e non dipendere dall’esito di un unico grosso investimento. Le piattaforme di trading migliori danno anche la possibilità di iniziare a fare trading con un capitale molto basso, compreso tra i 10 € e i 250 €.
Il money management
Il "money management", ossia la gestione del portafoglio, e' un aspetto fondamentale da tenere in considerazione per chi vuole giocare in borsa.
"Non rischiare mai piu' del 2% del tuo capitale per ogni operazione" e "Non rischiare piu' del 6% sul totale delle operazioni aperte" sono due regole basilari da seguire qualora si miri ad operare in maniera razionale e non impulsiva. Questo comporta, a titolo esemplificativo, che se avete un capitale da 20.000 $ non dovreste rischiare piu' di 400 $ per ciascuna delle vostre operazioni (20.000 $ x 2 % = 400 $).
Nel trading, poi, la componente psicologica, purtroppo, sara' sempre presente dal momento che starete operando con soldi veri! Non si possono eliminare del tutto, infatti, sentimenti come panico, paura, euforia ed avidita'; la buona notizia e' che si possono pero' limitare e controllare attraverso due utilissimi istituti: il blocco perdita (stop loss) ed il prendi profitto (take profit). Lo stop loss e' un comando di limitazione automatico delle perdite: se aprite un'operazione con blocco perdita di -30 $, la posizione si chiudera' automaticamente nel caso in cui la quotazione dello strumento finanziario si abbassi di 30 $; viceversa, il take profit e' comando di limitazione automatico dei profitti, che comporta la chiusura automatica della posizione al raggiungimento di una predeterminato obiettivo di guadagno (ad esempio, aprite un'operazione con take profit a 30 $: al raggiungimento di questo target, la posizione si chiude in automatico). Sono strumenti particolarmente preziosi, che vi permettono di non diventare dipendenti da una verifica incessante del vostro conto trading e di ridurre notevolmente lo stress. Ma come si impostano stop loss e take profit?
Per capire meglio questo argomento, e' doverosa una preliminare introduzione al concetto di "risk/reward", vale a dire il rapporto tra potenziale rischio (stop loss) e potenziale guadagno (take profit).
Il rischio coincide con la massima perdita che potete sopportare per ogni operazione. Questo rischio puo' essere predeterminato con lo stop loss; allo stesso modo, il reward e' il potenziale profitto cui potete ambire e puo' essere predeterminato con il take profit. Molti sostengono che, per i principianti, il rapporto stop loss/take profit deve essere di almeno 1 : 2, quindi nel momento in cui aprite una serie di operazioni, per ciascuna di esse potreste impostare un blocco perdita a 10 $ ed un prendi profitto di 20 $. In questo modo, sara' sufficiente "indovinare" solo 4 operazioni su 10 per ottenere dei profitti! (totale operazioni: 10; posizioni chiuse in perdita e profitto: 6 e 4; saldo: + 20$, che risultano dalla differenza tra -60 $ + 80 $).
Lo stop loss
Lo Stop Loss è uno strumento validissimo per controllare le perdite che va utilizzato al meglio. Il concetto di Stop Loss è che si accetta di perdere soldi per una singola operazione fino a un valore predeterminato (detto Stop Loss), al raggiungimento del quale la piattaforma uscirà in automatico dal mercato.
Molti trader principianti non sono a conoscenza dell’esistenza di questo utile strumento e quindi arrivano a perdere molto, senza sapere che potrebbero evitarlo imparando ad usare gli stop loss.
Conclusione
I vantaggi del trading con CFD sui mercati finanziari sono davvero molti. Considerando la leva finanziaria, il guadagno con prezzo sia in ascesa che in discesa, basse commissioni, uso semplice e controllo del rischio, parliamo di strumenti più che utili per un trader.
La piattaforma eToro copre un'enorme varietà di strumenti finanziari, e comprende indici, ETF, valute, materie prime, criptovalute e azioni. A seconda dei casi, le attività sottostanti funzionano in un certo modo. Alcune posizioni su eToro comportano la proprietà di attività sottostanti, come le posizioni lunghe (cioè l'acquisto) e senza leva finanziaria in azioni e criptovalute. Altri, d'altra parte, utilizzano i CFD e permettono una varietà di opzioni, come il trading con leva, posizioni corte (cioè sell), proprietà frazionata e altro.
FAQ
Cosa sono i CFD?
I CFD sono un contratto derivato che replica il prezzo dell’asset a cui fa riferimento.
Come funzionano i CFD?
I CFD, negoziano sulla differenza di prezzo del sottostante avvenuta al momento di aprire una posizione e chiuderla. Permettono di guadagnare sia al rialzo che al ribasso.
Come posso scambiare CFD online?
Attraverso piattaforme di trading CFD, fornite gratuitamente da broker specializzati. Tra queste troviamo eToro, Plus500 e Capital.com
Qual è il significato di sottosante?
Un'attività sottostante è un prodotto che non è un asset finanziario di per sé, ma dipende dalla quotazione e dai prezzi di un altro asset.
Cosa sono i derivati in finanza?
Un derivato in finanza, indica uno strumento che deriva il proprio valore da un indice o da un altro asset finanziario, detto sottostante.
Simo Ilmari Dodero
Trader e Analista dei Mercati
LinkedIn
Esperto di analisi tecnica, price action e algoritmi quantitativi applicati al trading online sui mercati finanziari. Si è sempre interessato alla finanza, dedicando gli studi all'analisi grafica e anche all'analisi fondamentale dei mercati finanziari. Esperto nell'utilizzo di Metatrader 4 su cui ha tenuto webinar e corsi per trader principianti e intermedi.