I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona sono tornati verso i massimi pluriennali di settembre giovedì, mentre gli investitori attendono i verbali della riunione di settembre della Banca Centrale Europea per avere indizi sul futuro ritmo di inasprimento.
La BCE ha alzato i tre tassi di interesse di riferimento di 75 punti base ciascuno in occasione della riunione politica e ha segnalato che si aspetta un ulteriore aumento dei tassi di interesse nelle prossime riunioni per riportare l'inflazione verso l'obiettivo di medio termine del 2%.
I verbali saranno esaminati alla ricerca di indizi su quanto la banca centrale intenda aumentare i tassi e se si sia discusso dei piani di riduzione del bilancio della banca centrale.
"Di particolare interesse sarà la domanda su quanto consenso ci sia stato all'interno del Consiglio direttivo riguardo al ritmo del ciclo di rialzo dei tassi", ha dichiarato Daniel Lenz, responsabile della strategia per i mercati dei tassi d'interesse dell'euro presso DZ Bank.
"Se i massimi responsabili della politica monetaria dell'eurozona hanno letto la stessa pagina, il prossimo passo da gigante del Team Lagarde sarà probabilmente in programma per la riunione del 27 ottobre".
Rendimento decennale
Il rendimento decennale italiano è salito di 2,5 punti base al 4,473% dopo l'aumento di 27 punti base di mercoledì, il più grande balzo giornaliero dal marzo 2020. Puoi leggere più informazioni sul mercato italiano nel nostro articolo sull'indice italiano FTSE MIB.
L'aumento dei rendimenti italiani è avvenuto in seguito al venir meno del sostegno della BCE alle obbligazioni del Paese durante l'estate. I rendimenti obbligazionari si muovono inversamente ai prezzi.
La BCE ha dichiarato che le disponibilità di obbligazioni italiane nell'ambito del suo Programma di acquisto di emergenza per le pandemie (PEPP) si sono ridotte di 1,24 miliardi di euro nei mesi di agosto e settembre.
Ciò ha fatto seguito a un aumento di 9,76 miliardi di euro nei due mesi precedenti, quando la BCE aveva annunciato l'intenzione di utilizzare i reinvestimenti del PEPP per evitare che i rendimenti obbligazionari e gli spread salissero troppo o troppo velocemente nei Paesi più deboli.
Romano Sabbatini
CTO e Giornalista finanziario
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Laureato in Giornalismo alla Lumsa di Roma ha lavorato occupandosi di politica e spettacoli. Si occupa di attualità, con la voglia di arrivare a tutti cogliendo la notizia più importante in modo da poterla presentare al pubblico.