I contratti forward, o forward contracts, sono accordi tra due parti per acquistare o vendere un'attività o un bene a un prezzo predefinito in una data futura specifica. Questi contratti vengono utilizzati per gestire il rischio di fluttuazioni dei prezzi degli asset, consentendo alle parti di stabilire un prezzo oggi per una transazione che avverrà in futuro.
I contratti forward sono utilizzati in diversi mercati, tra cui valuta, materie prime, azioni e obbligazioni. Ad esempio, un produttore di grano potrebbe utilizzare un contratto forward per vendere il proprio grano a un prezzo prefissato in una data futura, proteggendosi dalle fluttuazioni dei prezzi del mercato. Allo stesso modo, un importatore potrebbe utilizzare un contratto forward per acquistare valuta estera a un tasso prefissato in vista di una transazione futura.
I contratti forward sono negoziati privatamente tra le parti coinvolte e non sono negoziati in un mercato regolamentato. Ciò significa che i termini e le condizioni dei contratti forward possono essere personalizzati per soddisfare le esigenze specifiche delle parti coinvolte. Tuttavia, ciò comporta anche il rischio di mancato adempimento della controparte, poiché non esiste un sistema di garanzia per garantire la corretta esecuzione del contratto.
I contratti forward sono diversi dai contratti futures, che sono standardizzati e negoziati in un mercato regolamentato. I contratti futures offrono maggiore liquidità e trasparenza rispetto ai contratti forward, ma sono meno flessibili e personalizzabili.
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Bruna Lucchese
Analista dei mercati
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Padovana d'origine, coordina le sezioni Fintech e si occupa della finanza alternativa e trasformazione digitale. Ha iniziato l’attività giornalistica 8 anni fa su testate cartacee e web di settore scrivendo di tecnologia, finanza, settore risparmio e real estate. Ora si dedica alla creazione di testi volti ad aiutare il piccolo medio investitore a muoversi sui mercati.