L'arbitraggio è una strategia di investimento che sfrutta le discrepanze di prezzo tra due o più mercati al fine di ottenere un profitto senza rischio.
Come funziona l'arbitraggio? I mercati finanziari sono in costante evoluzione a causa dei diversi movimenti di domanda e di offerta che si riflettono sul continuo cambiamento del prezzo dei singoli asset. Questa caratteristica fondamentale può portare in alcuni casi a delle imperfezioni: è possibile che lo stesso asset sia collocato su diversi mercati o borse di scambio con prezzi differenti nello stesso momento. Questo può dipendere anche dalle piattaforme di trading dei broker che si utilizzano.
Un'altra caratteristica fondamentale per l'arbitraggio è la contemporaneità. Facciamo subito un esempio per assurdo per capire meglio: le azioni della principale compagnia canadese che produce sciroppo d'acero oggi valgono 8 euro l'una sulla borsa di Toronto, mentre sulla borsa di New York vengono vendute a 10 euro. Calcolando bene le spese di commissione per le transazioni necessarie (che si aggirano, ipotizziamo, intorno ai 50 centesimi ad azione), si può constatare che il profitto sarà di circa €1,50 per ogni azione. Quindi, è sufficiente aprire le due posizioni contemporaneamente e procedere all'acquisto sulla borsa di Toronto e alla vendita sulla borsa di New York.
Come funziona l'arbitraggio
Vedi in questo video:
Precisiamo che quello che abbiamo appena presentato è un esempio semplificato che permette a tutti di comprendere il meccanismo dell'arbitraggio. Oggi sui mercati non esistono affari così evidenti: le differenze di prezzo sono minime perché ormai il mondo finanziario è digitalizzato, interconnesso e velocissimo. In pochi riescono a fare operazioni del genere e per realizzarle devono agire in archi di tempo molto ristretti. Bisogna sapere inoltre dove andare a cercare tutte le opportunità, così come un pescatore sa bene dove è più probabile trovare i pesci migliori e più numerosi. Chi vuole puntare sull'arbitraggio sa che è più facile trovare inefficienze sui mercati con poca liquidità o su quelli nuovi come le criptovalute che, prima di diventare famose al grande pubblico, presentavano moltissime inefficienze.
Differenze tra arbitraggio e speculazione
Gli effetti e le differenze tra l'arbitraggio e la pura speculazione: all'interno di quanto appena descritto, potrebbero notarsi delle similitudini con la speculazione. In realtà, la differenza è legata al fattore di rischio.
La speculazione, come l'arbitraggio, sfrutta le differenze di prezzo dello stesso bene, ma in questo caso, chi compie un'azione speculativa scommette sulla previsione dell'andamento del valore di un asset in futuro, sia in positivo sia in negativo, assumendosi anche il rischio della propria previsione, sapendo che potrà andare incontro a perdite se si rivelasse sbagliata.
Nel caso dell'arbitraggio, invece, si tenta di sfruttare le incongruenze di mercato, ma senza assumere i rischi che invece sono intrinseci nella speculazione. La presenza di investitori che effettuano arbitraggi consente ai mercati di essere, come si dice in gergo, efficienti. Queste transazioni hanno infatti l'effetto di allineare i prezzi dello stesso asset che sono però offerti in mercati o borse differenti. Tornando all'esempio della compagnia che produce sciroppo d'acero, se compro azioni sulla borsa di Toronto e vendo su quella di New York, alzo progressivamente il prezzo delle azioni sulla borsa canadese, mentre allo stesso tempo aumento l'offerta sulla borsa di New York.
L'arbitraggio puro e l'arbitraggio su M&A
L'arbitraggio puro è virtualmente a rischio nullo perché permette di creare valore sfruttando le inefficienze dei mercati, come abbiamo descritto poco fa. Sta diventando però sempre più difficile trovare queste incoerenze perché le nuove tecnologie applicate alla Finanza e al Trading rendono molto meno frequenti i disallineamenti sui prezzi degli stessi asset sui diversi mercati. Per questo motivo, è più opportuno lavorare sull'arbitraggio tramite M&A, in italiano fusioni e acquisizioni, che viene messo in pratica nel momento in cui una società sta per essere comprata da un'altra.
Quando una società decide di comprare un'altra quotata, la prima è tenuta a pagare alla seconda che intende comprare un prezzo operazione superiore a quello quotato in quel momento in borsa. Questa differenza di prezzo è conosciuta come premio di acquisizione. Quando la notizia diventa pubblica, le azioni dell'azienda che sta per essere comprata di solito si avvicinano come valore al prezzo indicato dalla società acquirente, restando un pochino al di sotto. A questo punto entra in gioco l'arbitraggista che può fare leva sulla differenza tra il prezzo attuale e il prezzo più alto indicato nell'accordo di acquisizione.
Esempio
Un esempio: immaginiamo che la società Shark abbia manifestato l'interesse a comprare la società Dolphin, promettendo di acquistare tutte le azioni di Dolphin a €2 l'una. La notizia diventando ben presto di dominio pubblico fa in modo che diversi arbitraggisti si facciano avanti per comprare le azioni della società Dolphin con uno sconto del 10% rispetto a quanto stabilito per la fusione, quindi pagandole un euro e 80 l'una. Supponendo di aver investito 180 mila euro per comprare 100 azioni, dopo tre mesi la fusione si realizza come da piano a €2 ad azione, quindi le azioni comprate mi consentono di guadagnare €20.000, il 10% dei 200 mila euro totali. Se però la fusione non si fosse concretizzata, con molta probabilità le azioni di Dolphin sarebbero crollate e noi avremmo potuto perdere anche più di quei 20 mila euro che sono diventati il nostro guadagno. Ecco perché si tratta di unarbitraggio a rischio, ma comunque meno rischioso della speculazione pura.
Conclusioni
In sintesi, l'arbitraggio è una strategia di investimento che sfrutta le inefficienze di mercato per creare valore. L'arbitraggio puro è sempre meno frequente a causa della digitalizzazione dei mercati, ma è possibile effettuare arbitraggio tramite M&A, sfruttando la differenza tra il prezzo attuale di un'azione e il prezzo indicato nell'accordo di acquisizione. Tuttavia, l'arbitraggio comporta comunque un certo livello di rischio, soprattutto nell'arbitraggio su M&A, e richiede una conoscenza approfondita dei mercati e delle opportunità presenti.
Potrebbe interessarti anche:
FAQ
Cos'è l'arbitraggio?
L'arbitraggio è una pratica finanziaria che consiste nell'acquistare e vendere simultaneamente lo stesso tipo di asset o strumento finanziario in diversi mercati o piattaforme, al fine di sfruttare le differenze di prezzo tra di essi e generare un profitto.
Quali sono i tipi di arbitraggio più comuni?
Esistono diversi tipi di arbitraggio, tra cui l'arbitraggio di copertura (hedging arbitrage), l'arbitraggio di fusione (merger arbitrage), l'arbitraggio di conversione (convertible arbitrage) e l'arbitraggio di valore relativo (relative value arbitrage). Ognuno di essi si basa su tecniche e strategie specifiche.
Quali sono i rischi e le sfide dell'arbitraggio?
L'arbitraggio può comportare rischi legati alla volatilità del mercato, alle fluttuazioni dei tassi di cambio e alle differenze di prezzo causate da fattori esterni. Inoltre, l'arbitraggio richiede una conoscenza approfondita dei mercati finanziarie delle opportunità presenti, nonché la capacità di agire rapidamente per sfruttare le inefficienze di mercato. Inoltre, l'arbitraggio può essere influenzato da eventi imprevisti, come crisi finanziarie o cambiamenti normativi, che possono alterare le condizioni di mercato e rendere meno efficace la strategia di arbitraggio. Infine, l'arbitraggio richiede anche un certo livello di investimento iniziale, poiché le differenze di prezzo tra i diversi mercati possono essere piccole e richiedere grandi quantità di capitale per generare profitti significativi.
Bruna Lucchese
Analista dei mercati
LinkedIn
Padovana d'origine, coordina le sezioni Fintech e si occupa della finanza alternativa e trasformazione digitale. Ha iniziato l’attività giornalistica 8 anni fa su testate cartacee e web di settore scrivendo di tecnologia, finanza, settore risparmio e real estate. Ora si dedica alla creazione di testi volti ad aiutare il piccolo medio investitore a muoversi sui mercati.