Come abbiamo già imparato nelle lezioni precedenti, i pips sono molto importanti e le loro funzioni sono molte. Per questo motivo è necessario approfondire questo delicato argomento, parlando delle caratteristiche dei pips, dedicando ad esso un altro capitolo del nostro corso sul mercato del Forex. Fino ad ora abbiamo imparato che lo spread è la differenza tra bid e ask ed anch’esso è composto da pips.
Nello stesso tempo, nello spread i pips sono espressi nella seconda valuta della coppia. In che modo? Facciamo un esempio per comprendere meglio: le coppie valutarie EUR/USD quotate da Plus500 a 1,3000/1,3002 ci mostrano che in questo caso lo spread è espresso nella seconda valuta della coppia.
Un’altra caratteristica dei pips è che essi sono espressi nella prima valuta della coppia. In che modo? Occorre fare un altro esempio per essere certi di spiegarci al meglio: prendiamo in considerazione il cross EUR/JPY, ovvero Euro contro Yen giapponese. Lo spread è pari a 2, ovvero di 2 yen (primo punto). Quando finiamo l’operazione, non importa se abbiamo guadagnato o perso, potremmo comunque dire che il nostro guadagno o la nostra perdita è pari a tot euro, ovvero il risultato del trade (es. abbiamo vinto 150 euro in questo trade su EUR/JPY).
Non ancora avete le idee chiare? Ecco un ulteriore esempio che vi permetterà di capire meglio cosa sono i pips.
Esempio finale sui pips
Poniamo di avere nel portafoglio 5.000€ e di voler operare con una piattaforma per il trading che ci offre una leva finanziaria pari a 1:100. Ora, la nostra intenzione è quella di puntare sul dollaro nei confronti del franco svizzero. Investendo su una coppia di valute, da una parte ne acquistiamo una e dall’altra parte, contemporaneamente, vendiamo l’altra.
Nel nostro esempio, acquistiamo dollari e vendiamo franchi svizzeri. Ora dobbiamo andare a scoprire le quotazioni che le nostre due valute hanno tenuto negli ultimi giorni: osserviamo che sono di 0.9587/0,9585. Sappiamo che per acquistare un dollaro sono necessari 0,9587 franchi. In questo caso lo spread vale 2 pips: si tratta del valore ottenuto attraverso la risoluzione di questo calcolo: 0,9587 – 0,0585 = 0,0002.
Comprando 100.000$, vendendo 95.850 CHF e con la leva pari a 100, questa operazione prevederà un margine iniziale di 1.000$. Se le quotazioni si muovessero a nostro favore e salissero ad esempio a 0,9700/0,9698, potremmo chiudere la posizione vendendo ogni dollaro a 0,97 franchi. In questa situazione potremmo vendere i nostri dollari e ricomprare i franchi per chiudere l’operazione e realizzare il profitto. Quindi, vendiamo 100.000 USD e compriamo 97.000 CHF che sono più dei 95.850 che abbiamo speso inizialmente.
Il nostro guadagno a questo punto sarà pari a 1.150 CHF: per ottenere questo risultato occorre calcolare la differenza tra la fine e l’inizio di ciò che abbiamo guadagnato, ossia 97.000 – 95.850. Ora sappiamo che il nuovo rapporto è di 0,9700/0,9698 e per cambiare 1150 CHF in dollari è possibile utilizzare la seguente l’espressione x: 1.150 = 0,9700: 0,9698 e quindi perciò x sarà pari a (1.500 x 0,9700) / 0,9698 = 1.500, 30 dollari. Quindi, eliminando l’effetto leva finanziaria, il nostro guadagno è pari a 15 dollari.
A questo punto, ad operazione conclusa, sorge una domanda: ci è convenuto chiudere la posizione così presto? La risposta è contenuta nella successiva lezione, spiegata da un esempio pratico.
FAQ
Come si calcola lo spread in PIP nel Forex?
Nello spread i pips sono espressi nella seconda valuta della coppia. Esempio: la coppie valutarie EUR/USD quotate a 1,3000/1,3002 ci mostrano che in questo caso lo spread è espresso nella seconda valuta della coppia.
Quando si chiude una operazione nel mercato Forex, perchè a volte i calcoli sono diversi?
Quando si chiude una operazione, si otterrà un profitto o una perdita che dovremo rapportare alla valuta base e a cui dovremo togliere l'effetto leva finanziaria. In questo modo sapremo effettivamente quanto abbiamo guadagnato o perso.
Simo Ilmari Dodero
Esperto di trading e Analista dei mercati
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Esperto di analisi tecnica, price action e algoritmi quantitativi applicati al trading online sui mercati finanziari. Si è sempre interessato alla finanza, dedicando gli studi all'analisi grafica e anche all'analisi fondamentale dei mercati finanziari. Esperto nell'utilizzo di Metatrader 4 su cui ha tenuto webinar e corsi per trader principianti e intermedi.