Prima di addentrarci nello studio delle strategie con le Bande di Bollinger è bene capire cosa sono queste Bande o meglio questo indicatore tecnico di tendenza utilizzato nei mercati finanziari. Iniziamo dicendo che questo tipo di indicatore lo si può trovare in tutte le piattaforme di trading regolamentate presenti nella seguente tabella.
-
Deposito Min: 100
Licenza: Cysec 109/10
Il 51% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.
-
Deposito Min: 100
Licenza: Cysec 292/16
58.88% of retail investor accounts lose money when trading CFDs with this provider
-
Deposito Min: 100
Licenza: Cysec 169/12
1500 Strumenti disponibili
Premio Wealth & Finance 2018
-
Deposito Min: 20 (con carta)
Licenza: Cysec 319/17
Proposte senza commissioni
Il 75% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.
Cosa sono le Bande di Bollinger
Le Bande di Bollinger sono state create da John Bollinger, dal quale come vediamo ne hanno mantenuto il nome, intorno gli anni ‘80 e nel 2011 registrò le parole “Bollinger Bands®” come marca commerciale in America e questo spiega il simbolo Registered ® (marchio registrato).
Le Bande di Bollinger mostrano la volatilità dell’attivo nel quale sono applicate, sono formate da 3 linee, una centrale, generalmente una media semplice a 20 periodi, una superiore ed una inferiore, queste due linee si calcolano aggiungendo e sottraendo alla linea centrale X deviazioni standard (o scarto quadratico medio) dove X generalmente è uguale a 2.
Quando siamo in presenza di volatilità le bande inizialmente si allargano e divergono e se siamo in un trend rialzista vedremo il prezzo cavalcare la banda superiore, poi anche la Banda inferiore seguirà la tendenza di quella superiore, ed in Trend ribassista l’opposto, ossia il prezzo sará sopra o molto vicino la banda inferiore, mentre che quando c’è poca volatilità le Bande superiore ed inferiore convergono e si avvicinano al Prezzo e sembrano trovarsi in orizzontale creando quasi un canale. Dopo un periodo di poca o bassa volatilità il più delle volte il Prezzo tende a ripartire con forza.
Vediamo rapidamente un esempio:
Possiamo vedere come il prezzo si alterna in momenti con volatilità e momenti dove la volatilità diminuisce. Con un po’ di esercizio visuale sarà più semplice capire quando il prezzo è a punto di riprendere il trend o creare uno swing o quando il trend sarà vicino una pausa o la sua fine. Da qui l’alternarsi di convergere e divergere delle bande superiore ed inferiore.
Come si calcolano le Bande di Bollinger?
Vediamo ora le formule utilizzate per calcolare le Bande di Bollinger indispensabili per capire matematicamente il loro sviluppo sul grafico del prezzo.
Banda centrale = SMA (20) Media semplice a 20 periodi.
SMA = Somma della chiusura degli ultimi N periodi diviso N, una media aritmetica semplice, se N=20 si sommeranno i valori Close (chiusura) delle ultime 20 candele e si dividerà il tutto per 20.
Banda superiore = Banda centrale + 2 * std ( SMA(20)). Si somma 2 volte la deviazione standard calcolata sulla Banda centrale come media semplice a 20 periodi.
Banda inferiore = Banda centrale - 2 * std ( SMA(20)). In questo caso si sottrae 2 deviazioni standard alla Banda centrale.
*std è la deviazione standard o scarto quadratico medio calcolato negli ultimi N periodi, dove N generalmente si lascia a 20 periodi, sommando la differenza tra il Close (N) del prezzo e la media (N) , questa differenza elevata al quadrato, poi la somma di questi valori (da N=1 fino N=20) diviso N(20) il tutto sotto radice quadrata.
In linguaggio MQL4:
for(int i=0; i<period; i++) StdDev_dTmp+=MathPow(price[position-i]-MAprice[position],2);
StdDev_dTmp=MathSqrt(StdDev_dTmp/period);
Come usare le Bande di Bollinger
È più facile da usare che da studiare a livello matematico, oltretutto tutte le piattaforme di trading che offrono tra gli indicatori le Bande di Bollinger offrono la possibilità di modificare i parametri, tra questi il periodo N, nonché il valore 20 che lo stesso John Bollinger raccomanda non cambiare, ed il numero di deviazioni standard fissato a 2 comunque personalizzabile ed è preferibile cambiare di Time Frame invece di provare a cambiare le variabili.
È anche raccomandato diminuire il numero di deviazioni al diminuire il periodo N ed aumentarle in caso di aumentare N, per esempio usando una media semplice a lungo termine come 55 il numero di deviazioni si possono aumentare a 2,5 mentre se lavoriamo su periodi più brevi come 8 periodi si può diminuire le deviazioni a 1,5.
Si può anche lasciare invariato il numero di periodi a 20 e provare ad aumentare o diminuire il numero di deviazioni. Vediamo un esempio aggiungendo alle Bande di Bollinger (20,2) altre Bollinger Bands® (20,1) ossia diminuiamo a 1 il numero di deviazioni.
Le bande che vediamo in rosso sono quelle che corrispondono al settaggio (20,1), quelle in blu sono le bande con la configurazione standard (20,2), la linea arancione centrale è la media semplice a 20 periodi o SMA(20) , possiamo subito notare che gli estremi del prezzo raggiungono correttamente le bande standard e non quelle con deviazioni a 1. Comunque si è liberi di provare varie configurazioni soprattutto se vediamo che il prezzo esce troppo spesso dalle Bande o se rimane senza mai raggiungerle.
Lateralitá con le Bande di Bollinger
In un mercato in fase di lateralitá o bassa volatilità possiamo osservare come il prezzo una volta raggiunta una delle bande, superiore o inferiore, tende a tornare verso la banda centrale come se queste bande rappresentassero valori di ipercomprato, quando il prezzo tocca la linea superiore o ipervenduto quando raggiunge quella inferiore. Vediamo di seguito un esempio:
Se si ha dimestichezza con i pattern delle candele giapponesi (Candlestick) non passano inosservate le prime due Pinbar sulla linea inferiore (“Lower Band”) di fatto anche i patroni delle candele giapponesi e le Bande di Bollinger creano un’ottima sinergia per creare strategie operative.
Le Bande di Bollinger non sono livelli di supporto o resistenza dinamici, anzi quando il prezzo chiude al di sopra o al di sotto di una delle due bande questo rappresenta una certa forza nel prezzo e questo fa sì che molte volte il prezzo continui salendo lungo la banda superiore o scendendo lungo quella inferiore, “walk the band” come dice John Bollinger nel suo libro.
A questo punto se avete osservato il comportamento del Prezzo quando raggiunge le Bande di Bollinger e come queste divergono quando inizia ad esserci volatilità o convergono quando diminuisce avremmo già dei possibili segnali di compra/vendita.
Ma come dice lo stesso John Bollinger meglio ancora se qualche altro indicatore o indicatori ci danno una “conferma” di quanto vediamo sul grafico.
Ci sono varie strategie create con le Bande di Bollinger ed indicatori ma per questo articolo ne abbiamo scelte due.
Ricordiamo che per creare una strategia ci vuole una regola per l’entrata, una per il target, ossia una regola per chiudere il trade, ed una per lo stop senza dimenticare la size o quantità di contratti che dipenderanno dallo stop loss ed eventualmente una regola per annullare l’entrata se il trade non venisse attivato.
Strategia Bollinger Bands® Squeeze
Abbiamo visto come dopo un periodo di bassa volatilità il prezzo decide di prendere una direzione precisa e questo avviene quando le due bande, superiore e inferiore, iniziano a divergere, quindi in caso di trend rialzista la banda superiore aumenterà di valore e quella inferiore diminuirà e spesso una volta che il prezzo raggiunge una banda la segue finchè non ci sia un cambio di trend o un ritracciamento profondo.
Potremmo aspettare per vedere questa divergenza e vedere dove si trova il prezzo, al di sotto della SMA(20) e prendere posizioni short o al di sopra e prendere posizioni Long, ma come lo stesso Bollinger disse meglio se si ha la conferma di uno o più indicatori.
È qui che entrano in gioco l’indicatore %b (Bollinger %b) ed il Bandwidth (o Bollinger Bands® Width). Vediamo cosa sono.
Bollinger %b
Il Bollinger %b è dato dalla differenza tra la chiusura del prezzo e la banda inferiore il tutto diviso la differenza tra la banda superiore e quella inferiore.
Otterremo un indicatore tipo oscillatore molto simile al RSI in grado di darci livelli di ipercomprato e ipervenduto e divergenze.
In questa cattura abbiamo segnato i livelli del %b a 0,20 e 0,80 come se si trattassero di livelli di ipervenduto e ipercomprato. Osservando bene il grafico, dopo il primo periodo di bassa volatilità quando le bande iniziano ad aprirsi (divergere) il prezzo si trova al di sopra della SMA(20) ed il %b si trova proprio a 0,80 ed il prezzo cavalca per un bel periodo la banda superiore.
Quindi questo indicatore potrebbe servirci per capire se il prezzo è più probabile che inizi un rialzo o un ribasso.
Come si calcola il Bollinger %b
La formula come commentato è la seguente:
Bollinger %b = ( Close - Lower band ) / ( Upper band - Lower band )
Questo indicatore ci permette di capire la posizione del prezzo rispetto le Bande di Bollinger.
Siccome abbiamo notato che dopo una eccessiva volatilità bassa il prezzo tende a riprendere una direzione decisa, il Bandwidth viene al nostro caso visto che ci permette di capire quali sono i periodi di bassa volatilità e quando questa riprende, non la direzione ne la durata, ma abbiamo appena visto come il %b sì ci aiuta con la direzione.
Bollinger Bandwidth BBW
La formula del Bollinger Bandwidth come abbiamo capito ci offre una misura dell’ampiezza delle Bande di Bollinger e si calcola facendo la differenza tra la Banda superiore e quella inferiore diviso la SMA(20)
Bandwidth = ( Upper band - Lower band ) / SMA(20)
Upper band = Banda superiore, Lower band = Banda inferiore
Questo ci permette di capire quando siamo in presenza di una estrema volatilità bassa. Questo indicatore non è un oscillatore, non ha livelli di riferimento come l’RSI o il %b ma si nota visualmente quando siamo in presenza di uno “Squeeze” una compressione del prezzo se così possiamo tradurre, quindi valori molto bassi rispetto alla media.
Vediamo un esempio:
Possiamo osservare “lo squeeze”, ossia la compressione del prezzo, e dopodichè il prezzo prende direzione e cavalca la banda superiore (“Walk the Upper Band”) finché il prezzo torna a toccare la banda centrale nonché la SMA(20) anche se poi torna nel suo UpTrend questa sarà la regola per chiudere il trade.
La strategia Squeeze
Ricapitolando, aspetteremo la estrema bassa volatilità del prezzo quindi bande molto strette e comunque visivamente il Bollinger Bandwidth molto basso rispetto i valori precedenti ed aspettiamo che inizi a risollevarsi, l’indicatore %b ci darà la direzione, comprovabile dalla direzione o dal break out del prezzo stesso, con il %b > 0,80 avremo una entrata Long come in cattura ( %b < 0,20 per entrate Short).
Lo Stop Loss
Se l’apertura del prezzo è al di sopra della SMA(20) e la chiusura sopra la Upper Band, lo collocheremo a livello della SMA(20) altrimenti lo imposteremo, dipendendo dal Time Frame, ad una certa distanza di PIP o punti al di sotto della candela che originó il segnale di entrata. Ovviamente al cambiare time frame la distanza tra la barra e lo stop loss cambierà in termini di PIPs o punti per questo raccomandiamo di applicare Gestione monetaria e rischiare sempre la stessa quantità economica, quindi per esempio un 1% del capitale.
Ormai molti broker ci mostrano sia la quantità di punti e la quantità economica per lo stop loss asseconda il numero di contratti che siamo a punto di comprare o vendere, così se vogliamo rischiare l’1% del capitale basterà una volta fissato lo Stop cambiare il numero di contratti e fare in modo che la possibile perdita economica sia del 1% del capitale (1%, 2% o 0,5% ognuno sceglie da sé, l’importante rispettarlo) .
Lo Stop Loss, ogni qual volta il prezzo crea una nuova candela, lo aggiorneremo seguendo il livello della SMA(20), questo corrisponde alla regola d’uscita ossia quando il Prezzo raggiunge la media mobile a 20 periodi si chiuderà il trade.
Lo stesso sarà per casi dove il break out avviene verso il basso, l’unica cosa che cambia sarà il %b che dovrà trovarsi al di sotto di 0,20 e chiuderemo quando il prezzo torna ad essere uguale o superiore la SMA(20).
I Time Frame operabili sono praticamente tutti anche se consigliamo dai 30min in su fino il giornaliero.
Ricordiamo che non esistono strategie al 100% effettive o con un WIN% del 100% per questo è sempre raccomandabile osservare il grafico su diversi time frames, osservare le notizie importanti del calendario economico e vedere se ce ne sono in arrivo, a volte è meglio perdersi una candela ma avere le idee più chiare.
Indicazioni pratiche
Questi indicatori si trovano su quasi tutte le piattaforme di trading, ma se per esempio non trovate il %b o il Bandwidth, potrete sostituire il %b con l’RSI con periodo ridotto tra 5 ed 8. Mentre il Bandwidth lo si può sostituire osservando prima la bassa volatilità tra le bande e poi la divergenza che si crea tra le bande superiore ed inferiore. Anche il volume può servire quando finisce la compressione ed il Prezzo prende direzionalità ed il volume aumenta.
Certo ci saranno degli “Head Fake” come dice lo stesso Bollinger, cosa sono? Quando il prezzo sembra aver preso una direzionalità e poi cambia d’improvviso, bene staremo attenti, assorbiremo la perdita ed apriremo in direzione contraria sempre e quando avremo le nostre regole d’entrata.
Si possono evitare gli “Head Fake”?
Non sempre ma controllando se ci si trova vicini ad un breakout di supporto o resistenza quindi in un possibile Pullback o Throwback, o se siamo vicino a livelli di SMA a 50 o 200 periodi pare ci siano più possibilità di incontrare degli “head fake” o “falsi segnali” per averne una traduzione e non per ripeterci ma i falsi segnali fanno parte del Trading o meglio detto del Trader.
Ora che avete capito questa strategia perchè non metterla in pratica con un conto demo?
Prova gratuitamente la demo con il broker eToro da qui.
Strategia Bollinger Bands® Break-out & Break-in
Questa strategia si basa sul rientro del prezzo nelle Bande di Bollinger verso la banda centrale, la SMA(20) quando il prezzo chiude al di fuori delle bande e poi con un’altra candela chiude all’interno delle bande, come ben sappiamo in un Trend sia rialzista che ribassista il prezzo prende dei respiri o meglio detto dei ritracciamenti. Soprattutto se il prezzo inizia a trovarsi in area di ipercomprato o ipervenduto è ancor più probabile che il ritracciamento del prezzo sia più profondo ed arrivi a toccare la SMA(20) poi potrebbe continuare nella sua direzione o addirittura cambiare Trend.
Per questa strategia basta osservare che quando il prezzo è in trend e si trova su una delle bande di Bollinger, la sua chiusura (Close) generalmente è al di sopra della banda superiore se in Uptrend o trend rialzista, e quando il prezzo chiude all’interno della banda e l’indicatore %b segnala che ci si trova in ipercomprato aumentano ancor di più le possibilità che il prezzo torni verso la SMA(20).
La strategia sembra anche acquisire maggior valore quando ci si trova in una correzione del Trend primario su time frame Daily quindi un apparente downtrend su time frame minori come H4 , abbiamo le candele che camminano sulla banda inferiore e poi una candela chiude all'interno della banda e l’indicatore %b marca ipervenduto o l’ha fatto poche candele prima, a questo punto il prezzo non solo si avvicinerà alla banda centrale ma, visto che si tratta di un ritracciamento, di una pausa, arriverà fino la banda estrema ossia la banda superiore riprendendo con molte probabilità il suo Trend.
In questa cattura schermo possiamo osservare un primo break out-break in con indicatore %b in area di ipercomprato (maggiore di 0,80 ed in divergenza con il prezzo) e target dove abbiamo messo una “x” (la prima a sinistra) ossia la SMA(20) e poi come commentato abbiamo segnato una entrata Long nel momento in cui il prezzo è rientrato con il suo Close (chiusura) all’interno della banda inferiore raggiungendo il target teorico marcato con la “x” sulla banda centrale ed un secondo potenziale target quando il prezzo o raggiunge la banda superiore o ormai sulla banda superiore ricrea un altro breakout - breakin con tanto di indicatore %b maggiore di 0,80 quindi ancora un’altra possibile entrata short.
In questo caso si potrebbe dividere il trade in due parti, chiuderne una (chiusuraparziale) quando raggiunge la SMA(20), mettere il trade in sicurezza muovendo a breakeven (spostiamo lo Stop a livello dell’entrata) ed aspettiamo che il prezzo una volta raggiunta la banda opposta chiuda all'interno di questa o tocca la SMA(20)* *(potrebbe non creare un breakout-breakin per questo il raggiungimento della SMA).
Anche qui lo Stop Loss si imposterà una certa quantità di PIPs o punti al di sopra (o al di sotto) della candela che originò il segnale dipendendo il time frame operativo e poi si applica la gestione del rischio, ossia si rischia generalmente tra lo 0,5% o 1% del capitale o una somma economica fissa, questo è importante in entrambe le strategie perché basta cambiare time frame o scenario del mercato e se non si applica la gestione monetaria, lo SL sarà, per fare un esempio, 5 PIPs, un’altra volta 15 PIPs ed un’altra ancora 50 PIPs. Così non si può far trading perchè i risultati diventerebbero aleatori, ossia rischiamo 5 PIPs e magari raggiungiamo un target +8 PIPs e la volta dopo rischio 50 PIPs e l'operazione va in SL portando il portafoglio a -45 PIPs di perdita accumulata, mentre stesso caso, ma se avessi rischiato 50€ ambe le operazioni saremmo comunque in profitto (ricordo che il primo trade raggiungeva il target +8PIP) +80€ - 50€ = +30€.
Lateralità Bbands e candele giapponesi
Altre situazioni dove questa tecnica generalmente funziona è la lateralità o con le candele giapponesi (Candlestick)a parte l’esaurimento del trend come commentato sopra. Possiamo a questo punto aggiungere un controllo di questo tipo, ovvero se la distanza dello Stop Loss in punti o PIPs è minore al possibile target? Perchè possibile?
Abbiamo visto che il primo target è la SMA(20) e questa si muove quindi il livello del target cambia costantemente. Quindi annulleremo quei segnali dove la chiusura della barra che ci da il segnale, accompagnato dall’indicatore %b in ipercomprato o ipervenduto, è più vicina al possibile target che allo SL. Lo si può fare molto velocemente tracciando un segmento sul grafico del prezzo tra entry e SL e vedere se supera o no il possibile Target. Capirete che il trade deve venire a vantaggio nostro quindi i benefici devono superare le perdite.
Su questa cattura ci sono state più occasioni ma il rapporto beneficio/rischio non era a nostro favore, se osservate prima del rettangolo segnato sulla cattura, sulla sinistra c’era un %b in ipercomprato ed il prezzo ha chiuso al di sopra della banda superiore con due candele, ma quando poi chiude dentro con una vela ribassista il target, la SMA(20) in arancione era già a pochi punti di distanza mentre la distanza entrata-stop loss superava a quella tra entrata e target.
La strategia BB Breakout
Apertura operazione Long (acquisto) quando il prezzo si trova al di sotto della banda inferiore e poi con un’altra candela chiude all'interno delle bande, se l’indicatore %b si trova in ipervenduto ( <0,20 o asseconda di come il broker offre i livelli, per esempio 0-20-80-100 quindi <20 oppure 1 e 0 dove ne 1 ne 0 sono gli estremi ma sono i livelli di ipercomprato/ipervenduto ) e la distanza tra la entry (entrata) e lo Stop Loss è minore a quella del possibile target ( SMA(20) ) allora apriremo il trade.
Apertura operazione short (vendita) quando il prezzo crea un breakout-break in sulla banda superiore, l’indicatore %b è in ipercomprato ( %b>0,80 ) e la distanza tra entry e SL è inferiore a entry e possibile target dunque apriremo un trade short, come la cattura schermo qui sopra.
Come abbiamo commentato precedentemente, se ci accorgiamo che siamo dentro una correzione di un Trend, per esempio, rialzista di time frame maggiore come il giornaliero (Daily) e ci troviamo su time frame di H4 o H1 ed abbiamo il segnale di un’operazione Long, allora potremmo chiudere solo metà operazione al raggiungimento della banda centrale (o SMA(20) ), muovere lo Stop Loss a livello di entrata, ossia muovere a breakeven ed aspettare o un breakout-breakin sulla banda superiore, quindi chiudere ed aprire una short, oppure lasciar correre il trade finchè il prezzo torna a toccare la banda centrale.
Insomma le regole ci sono e vanno rispettate ma se ci accorgiamo di poter trarre maggiori benefici ma con una motivazione giusta, bene, proviamoci ! Altrimenti attendiamoci alle regole.
Con questo abbiamo concluso anche la seconda strategia, mi raccomando provatela sempre in account Demo, applicate le bande di Bollinger, il Bandwidth ed il %b e se non avete questi ultimi due indicatori usate l’RSI (5) o a 8 periodi, fate pratica visuale e saprete quanti periodi applicare. Anche le Bande di Bollinger possono essere impostate a piacimento, e se ne possono usare anche più di una, magari una a 20 periodi e 2 deviazioni standard ed una a 50 periodi e 2,2 deviazioni come in cattura schermo che segue:
In questo caso il breakout-breakin è avvenuto su ambe Bande di Bollinger nelle loro “Upper Band” (banda superiore) ed il target è stato la banda centrale a più lungo periodo quella a 50 periodi e deviazioni impostate a 2,2.
Resta a voi ora provare le strategie, anzi meglio una alla volta ed attenersi alle regole. Non ci rimane che augurarvi un buon trading !
Potrebbe interessarti anche:
Simo Ilmari Dodero
Esperto di trading e Analista dei mercati
LinkedIn
Esperto di analisi tecnica, price action e algoritmi quantitativi applicati al trading online sui mercati finanziari. Si è sempre interessato alla finanza, dedicando gli studi all'analisi grafica e anche all'analisi fondamentale dei mercati finanziari. Esperto nell'utilizzo di Metatrader 4 su cui ha tenuto webinar e corsi per trader principianti e intermedi.